Viaggiare in Giordania: miniguida tra deserti e città scomparse
I dati essenziali
- Durata
12 giorni nel mese di dicembre 2019 - Obiettivo
Sopralluogo per un prossimo tour - Mezzi di trasporto
Volo Ryanair Roma - Aqaba + auto a noleggio - Chilometri percorsi
Circa 2000 - Itinerario
Da Aqaba al Wadi Rum, da Petra alla Dana Reserve, dal castello di Karak a quello di Aljun, dal Mar Morto al Monte Nebo a Madaba, da Amman a Jerash, fino ai castelli nel deserto.
Premessa
Come capita per molte mete facilmente raggiungibili, ormai c'è un proliferare di blog che parlano della Giordania, ognuno dei quali ha la pretesa di esser stato l'Indiana Jones della situazione, il primo, uomo o donna che sia, ad aver scoperto le bellezze del paese. E' per questa ragione che non vi annoierò con un ulteriore diario dettagliato delle cose da fare e non fare, ma vi indicherò solo alcune considerazioni scaturite da quanto visto e vissuto in questa decina di giorni. Considerazioni del tutto soggettive, ma forse utili per chi, conoscendo me ed il mio modo di viaggiare, sa se il proprio modo di veder le cose è vicino al mio.
Question time
- Quanti giorni in Giordania?
Sicuramente la durata del soggiorno è attualmente condizionata dalla frequenza dei voli aerei low cost, ormai il modo di gran lunga più economico per raggiungere il paese. Si può andare da circa 4 giorni ad una settimana, fino ai 10/12 giorni o più. Se avete solo 4/5 giorni, volate su Aqaba e visitate solo Wadi Rum e Petra, sono di gran lunga le attrazioni più interessanti e particolari del paese, al limite, in stagione, sfruttate una mezza giornata per farvi un po' di mare ad Aqaba (meno famosa di altre località, ma pur sempre affacciata sul Mar Rosso). In stagione, quindi da aprile a novembre, se avete una settimana, aggiungete il magnifico canyon del Wadi Mujib e magari un bagno nel Mar Morto. Potete poi aggiungere un giorno in più o a Petra o nel Wadi Rum o ad Aqaba.
- Quando andare?
L'alta stagione è in primavera ed in autunno. Temperature più piacevoli e giusta durata delle giornate. L'inverno può essere freddo e le ore di luce sono poche (alle 16:30-17 è notte), mentre l'estate è torrida, con temperature che superano i 40 gradi. Questa è la teoria. Di seguito la mia esperienza. E' vero, non sono più abituato a viaggiare in località molto affollate e quindi il mio punto di vista è 'tarato', ma se mi conoscete e avete il mio stesso feeling con le folle, evitate l'alta stagione… Sia Petra che il Wadi Rum sono già molto frequentate in bassa stagione e, a meno che non abbiate agganci particolari capaci di portarvi lontano dalla folla, se partite con l'idea di trovarvi da soli sotto il cielo stellato nel deserto o di fronte ad un tempio scavato nella roccia...bene...lasciate perdere l'alta stagione, potreste rimanere delusi! Il deserto è molto meno deserto di quanto immaginate e il sito di Petra è molto meno 'misterioso' di quanto ci ha fatto pensare il celeberrimo film di Indiana Jones… Per le altre località non saprei, ma faccio solo due considerazioni: a) in bassa stagione alcune attrazioni sono chiuse (soprattutto quelle naturali quali i wadi, e questo può essere un limite) b) nelle altre località le aspettative sono diverse e forse nessuno si aspetta di essere da solo a visitare il teatro di Amman, per cui qui l'alta stagione può essere meno fastidiosa...
- Con che mezzo?
Se guidate l’auto quotidianamente, non avrete alcuna difficoltà a noleggiare un auto in Giordania, perfino nella caotica Amman (dove ho trovato il traffico più ordinato di quello di Roma...). State solo attenti ai dossi (dissuasori di velocità) posti in ordine sparso, anche sulle strade a scorrimento veloce e ben poco visibili, a qualche animale che potete incontrare in più rispetto all'Italia, tipo asini e dromedari, e a qualche auto che 'a volte' dimentica il giusto senso di marcia e che vi potete trovare contromano… Per cui, regola principale, moderate la velocità! Ciò non significa che manchino le alternative. Moltissimi sono quelli che viaggiano in autonomia, utilizzando taxi o macchine con autista per le tratte più lunghe. Mentre forse è poco godibile, se avete pochi giorni, l'opzione bus pubblico, non sono tanti e alcune zone non sono ben servite, sprechereste tanto tempo.
- Dove dormire?
Sono convinto che, vista la durata media del soggiorno nel paese, l'ideale sarebbe dormire in strutture tradizionali quali le tende beduine. Questa è anche l'unica opzione possibile nel Wadi Rum (dove non ci sono hotel), ma è un’opzione che prenderei in considerazione anche in altre aree del paese, come, sicuramente, a Petra. Non sempre le tende sono dotate di bagno in camera e questo per alcuni può essere un limite, ma, appunto per pochi giorni, questo piccolo inconveniente verrà ampiamente ripagato da un'immersione molto più profonda nell'anima del paese, un'atmosfera più informale e dalla possibilità di una maggiore condivisione con la popolazione beduina (con la possibilità, da verificare, di svolgere tutta una serie di attività diverse dalle semplici visite turistiche).
- La Giordania è un paese sicuro? (E i giordani sono un popolo cordiale?)
Io l'ho trovato molto sicuro soprattutto se consideriamo gli 'scomodi vicini' che lo circondano (Iraq, Siria, Arabia Saudita, Palestina, Libano). Mai avuta neanche lontanamente la sensazione di pericolo. I poliziotti sono disponibili e gentili e non danno problemi e la popolazione è tranquilla. La situazione economica e sociale è abbastanza buona, di conseguenza non ci sono grossi problemi di povertà che spingono le persone a delinquere. La seconda domanda è piuttosto provocatoria, ma ho letto che è un argomento molto discusso sui blog, come se ci fosse qualche ragione perché i giordani dovessero essere necessariamente un popolo accogliente e cordiale. Tralasciando le mie perplessità nel parlare di questo argomento, spenderò comunque anche io qualche parola basata sulla mia esperienza personale. Sono convinto che incontrare la giusta accoglienza da parte delle persone, soprattutto di quelle che lavorano nel turismo e che spesso sono le uniche con le quali il turista ha a che fare, dipende molto dal periodo in cui visitate un certo paese. La mia esperienza, penso condivisa da tutti quelli che come me lavorano nel turismo, è che in qualsiasi paese visitato fuori stagione l'accoglienza sia di gran lunga migliore rispetto all'alta stagione, quando spesso si è stanchi, stressati e oberati di lavoro. Ragione in più per visitare anche la Giordania in bassa stagione. In ogni caso, ma so che la cosa è del tutto soggettiva, per quanto mi riguarda ho avuto solo piacevoli incontri.
- Cosa visitare?
Siamo arrivati al punto clou. Senza alcuna pretesa di scrivere una guida dettagliata dopo esser stato pochi giorni nel paese, vi faccio solo pochi cenni a quello che io personalmente ho trovato più interessante.
AQABA
se non si vuole correre subito dopo l'atterraggio verso il Wadi Rum o Petra e quindi si ha una mezza giornata o un giorno intero a disposizione, la città vale una breve visita, ma, in stagione, forse è più appagante un bel tuffo nelle acque del Mar Rosso, fruibili al meglio lungo la cosiddetta "south beach". Qui gli appassionati di immersioni troveranno ad attenderli oltre che un fondale ricco di coralli (per fortuna ancora vivi), anche tre relitti (un aereo, un carrarmato, una nave) ‘gentilmente’ affondati alcuni decenni fa dal vecchio re per farne un'attrazione turistica. Pur se non ho una grande esperienza per dirlo (le mie uniche immersioni su relitti le ho fatte nelle Filippine su alcune navi giapponesi affondante durante la seconda guerra mondiale), l’obiettivo del re è stato centrato ed ora anche sub senza una grande esperienza, vista la facilità delle immersioni, possono visitare in sicurezza questi relitti e tutta la vita marina che nel frattempo ne ha preso possesso.
Approfondimento.PETRA
Una lunga e faticosa giornata può esser sufficiente per visitare i siti principali e tutto ciò che non prevede 'salite', ma con scarse possibilità di evitare la folla se in alta stagione. Molto meglio almeno due, se non tre giorni e la volontà di salire nei siti più alti, questo, soprattutto in bassa stagione, vi permetterà di trovarvi spesso soli e di godervi l'atmosfera magica di questa città 'perduta'. In questo secondo caso, non mancate: il Monastero, l'alto altare del sacrificio con le tombe del Wadi Al Farasa e il sentiero che vi porta a vedere il Tesoro dall'alto (Al Khubtha trail). E per finire, altra domanda ricorrente tra i visitatori di questo splendido sito, Petra by night si o Petra by night no? Per alcuni una porcheria, per altri un sogno… Io sono tra i secondi, ma devo spiegare il perché. Sicuramente qualche migliaio di fiaccole ed uno spettacolo abbastanza banale di luci, musica e parole, non è detto che giustifichi la spesa da sostenere se l'esperienza si vive circondati da una folla vociante di persone incolonnate nel famoso Siq, il canyon di accesso alla città, neanche si fosse sul sacro GRA. Ma è invece vero che, se casualmente o per un ritardo (come è successo a me), si arriva a percorrere l'intero canyon quasi in solitaria, con la luna in cielo, il budello di roccia illuminato solo dalle fiaccole a terra e con la musica soffusa che di tanto in tanto ricorda in quale paese siamo, può diventare uno di quei momenti che 'valgono il viaggio', semplicemente emozionante! Al solito e purtroppo, visto che vivo di turismo, la discriminante è la presenza o meno della folla dei visitatori, soprattutto quando, come spesso succede, è composta da persone rumorose e maleducate e del tutto insensibili al fascino del luogo che stanno visitando... come se fossero lì tanto per "fare qualcosa"!
LITTLE PETRA
A circa 10 km da Petra, un sito enormemente più piccolo, ma che ho trovato molto affascinante, per di più ad ingresso gratuito. Molto suggestiva la strada, che poi diventa sentiero, che da Little Petra porta al Monastero (quindi a Petra) in circa 2 ore di cammino (chiamata 'back way') da fare preferibilmente con una guida beduina. Se poi volete dormire in un posto meno turistico di Wadi Musa, il paese cresciuto intorno a Petra, a Little Petra trovate vari camp beduini (io ho scelto l'Ammarin Bedouin Camp, dove ero praticamente da solo!).
WADI RUM
Fate in modo di scegliere un camp nell'area protetta le cui guide vi possano condurre in qualsiasi angolo del deserto. Sono moltissime le esperienze che si possono fare nei camp, ma poi quasi tutti si riducono a fare i tour in 4x4 di due o tre ore, con il serio rischio di incontrare altre decine di auto che fanno esattamente lo stesso itinerario e che ritroverete in ogni punto interessante. A mio parere, data l'incredibile bellezza del luogo, un'escursione di un'intera giornata, con eventuale pranzo beduino in un qualche punto isolato e la possibilità di allontanarsi dalle rotte più battute, è il minimo che si merita uno dei tratti di deserto più affascinanti al mondo. Ma, ripeto, ogni camp è in grado di organizzare altre molteplici attività, date solo spazio alla fantasia!
DANA RESERVE
Molto bello il canyon e caratteristico il villaggio di Dana. Interessante il progetto di ecoturismo della comunità del villaggio che ha sviluppato una sorta di albergo diffuso nelle vecchie case del villaggio e che gestisce anche un camp tendato che si affaccia su un meraviglioso panorama. L'area però è meno estesa di quello che gli annunci pubblicitari farebbero pensare e molti sentieri sono chiusi in inverno. Quindi una località che suggerirei di visitare solo avendo parecchi giorni a disposizione.
CASTELLI DI KARAK E SHAWBAK
Ho accomunato i due castelli in quanto entrambi dei crociati, dove il primo è però molto meglio conservato del secondo. Valgono una visita se uno ha parecchi giorni a disposizione e passa sulla King's Way. Affascinanti, ma, personalmente, da visitare solo se 'avanzano dei giorni'.
WADI MUJIB
Da aprile a novembre è certamente uno degli highlights della Giordania per gli amanti dell'avventura. Uno spettacolare canyon da percorrere affrontando calate, pozze d'acqua etc, con vari gradi di difficoltà, durante splendide escursioni guidate. Se piace il genere, vale la pena aggiungere uno o due giorni al proprio soggiorno solo per questo.
MAR MORTO, MONTE NEBO, MADABA
Al di là della possibilità di un bagno senza affondare nelle sue salatissime acque, paesaggisticamente non l'ho trovato un luogo particolarmente affascinante. Per gli appassionati del genere, Madaba conserva degli splendidi mosaici risalenti a varie epoche. Il Monte Nebo ha un'importanza religiosa notevole. Per quanto mi riguarda, ho visitato queste tre località nella stessa giornata e la considero la parte meno affascinante dell'intero soggiorno. Ovviamente sono località molto famose e visitate, da inserire nel vostro itinerario se avete parecchi giorni a disposizione, ma per le quali non allungherei il viaggio.
AMMAN
Contrariamente a quanto si trova scritto ovunque e per quanto poco l'abbia visitata (solo mezza giornata), la considero una città nel complesso affascinante, a partire dalla sua posizione su vari colli. E il panorama dalla cittadella sul teatro e sulla distesa di abitazioni tutta intorno, soprattutto al tramonto, è certamente suggestivo. Detto questo, se avete pochi giorni, direi che non vale il viaggio, per cui potete tranquillamente evitarla senza grossi rimpianti.
JERASH
Splendido sito archeologico romano, di una ricchezza difficilmente riscontrabile fuori dall'Italia. Vie e piazze colonnate, templi e teatri ancora in buono stato di conservazione, lo rendono probabilmente l'attrazione principale del nord della Giordania. Purtroppo è piuttosto fuori mano e, a meno che non si abbiano parecchi giorni a disposizione, non è facilmente visitabile, ma, se si atterra ad Amman, vale certamente una visita.
AJLUN
Un castello arabo molto ben conservato, immerso in un ambiente collinare molto caratteristico e caratterizzato da rigogliose foreste che contrastano in maniera sorprendente con l'arido sud del paese. E' però talmente tanto fuori mano (a circa un'ora e mezzo da Amman, oltre Jerash), che difficilmente si riesce ad inserire in un soggiorno 'breve' nel paese.
CASTELLI NEL DESERTO
Sono 4/5 strutture, costruite con finalità diverse nel corso della storia, accomunate dalla posizione nel deserto ad est di Amman. Molto facilmente raggiungibili, sono immerse in un deserto piatto, decisamente meno suggestivo del Wadi Rum, pur se non privo di un certo fascino. Singolarmente sono strutture piuttosto semplici, ma così lontane dai soliti circuiti turistici del sud, che a mio parere valgono una visita se uno ha qualche giorno in più.
IL NOSTRO PROGETTO DI VIAGGIO: “JORDAN BEDOUIN EXPERIENCE”
Sono fermamente convinto che la Giordania sia un paese dove, vista la breve durata media dei soggiorni, sia meglio concentrarsi su poche cose e cercare di viverle in maniera non banale, grazie alla sicurezza del paese e alla disponibilità degli abitanti. Forte di questa convinzione, è mia intenzione prossimamente proporre un tour breve che, a seconda delle stagioni, preveda solo Aqaba, Wadi Rum e Petra ed anche, quando accessibili, la Dana Reserve e il Wadi Mujib. L'idea è quindi riuscire a portare a casa ben più di semplici immagini, ma emozioni ed esperienze di condivisione con la popolazione beduina locale: “Jordan Bedouin Experience” appunto!