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Iniziamo la presentazione di quelli che saranno i luoghi toccati dal nostro tour e di quelli che ne saranno i protagonisti, dando la parola a Pamela Piccioli, la nostra 'malgascia bianca', come ama definirsi lei, che ci ospiterà nella sua struttura e ci condurrà alla scoperta dell'arcipelago di Nosy Be.

Qui di seguito parlerà della sua casa, il Loco Loco Navy, e della magica isola di Nosy Sakatia. Prossimamente ci condurrà nelle altre isole e infine Paolo Buccieri, della Zoe Onlus, ci guiderà alla scoperta della sua parte di viaggio, la provincia di Ambanja sulla Grande Terre.

Saranno informazioni, appunti e suggestioni volti certamente a soddisfare la curiosità di coloro che vorranno partecipare al nostro viaggio, ma interessanti anche per tutti coloro che decideranno di raggiungere in autonomia questi luoghi o che, semplicemente, vorranno sognare ad occhi aperti tra arcipelaghi e mari lontani. Peculiari in quanto scritti non dal turista occasionale ma da chi vive e lavora sul posto ormai da anni. 

Le suggestioni: le tradizioni, l'animismo e i fadi...

L'isola di Nosy Sakatia è un universo sacro ricco di magia ed energia. Vi “guideremo” in punta di piedi e con estremo rispetto per i locali, “dentro” alla vera cultura malgascia, lontana dai circuiti turistici di massa ed intrisa di segreti. Ci saranno delle “regole” da rispettare, che in malgascio si chiamano “fady” e questi, insieme ai “fomba” (rituali propiziatori), secondo la religione animista, scandiscono la vita quotidiana degli abitanti. L’animismo è la base imprescindibile sulla quale si muove l’intera vita privata e sociale di questo popolo, ancora profondamente radicato nella tribalità e devoto ai “rasana” (le divinità/anime/spiriti dei defunti che interagiscono con i vivi), un parallelismo costante tra l’invisibile ed il visibile, un intreccio ancestrale con “l’aldilà” che diventa reale (come nei rituali del “tromba” dove le “divinità/anime/spiriti” si impossessano del corpo di alcuni “prescelti” per manifestarsi). Questa premessa ci aiuta a calarci in una realtà molto lontana dalla nostra quotidianità e totalmente invisibile all’occhio distratto del turista di passaggio che arriva sull'isola solo per le sue spiagge.

Le informazioni: la vita, la flora e la fauna

Nosy Sakatia, detta anche l'isola delle orchidee e delle tartarughe marine giganti è riconosciuta e protetta come Riserva Naturale dal Ministero dell'Ambiente del governo malgascio. E' situata al largo della costa nord-ovest di Nosy Be ed ha una conformazione collinare di origine vulcanica (137 m. slm il punto più alto), dove le rocce si alternano a terreni fertilissimi. Misura appena 6 km in lunghezza e 2 km in larghezza, ospita poche centinaia di abitanti nei tre villaggi principali di Antanabe, Ampasindava e Ampasimena, uniti solo da percorsi pedonali e sentieri.  
Sull’isola non ci sono strade, ne macchine o biciclette, non ci sono città, non c’è elettricità, non c'è acquedotto, mare e sole scandiscono le attività tradizionali degli abitanti: pescatori, artigiani, agricoltori, bambini e anziani sono immersi in una quotidianità al ritmo di una natura stupefacente.
La popolazione si dedica all'agricoltura (il riso, il mais, la manioca o le spezie quali vaniglia, pepe, caffè, curcuma, zenzero, cannella) oltre ad altre attività come la pesca, la raccolta dei granchi o l'allevamento di bovini, gli zebù.
Il “fokontany”, letteralmente tradotto “cuore del villaggio/terra”, è il “capo del villaggio”,  una vera e propria autorità che si occupa della sicurezza e svolge funzioni simili a quelle di un sindaco.

Gli imperdibili di Nosy Sakatia...

La bellezza incontaminata del luogo offre suggestioni uniche. La barriera corallina è facilmente raggiungibile a nuoto ed il giro dell'isola è imperdibile! L’isola di Nosy Sakatia è famosa nel mondo per le sue piscine naturali. Questi fondali sabbiosi, ricchi di posidonia, sono l’habitat ideale per le tartarughe marine giganti,  che per i malgasci sono protette dalla sovrastante Montagna Sacra. Queste tartarughe sono talmente abituate all'andamento innocuo dei pescatori con le loro piroghe senza motore, che la presenza umana è divenuta familiare e piacevole. Nuoterete insieme a loro, vicinissimi tanto da poterle toccare (ma non fatelo!). Grazie al fondale sabbioso, alla posidonia e al riflesso della montagna sacra, l’acqua assume sorprendenti tonalità di colore tra il verde smeraldo ed il turchese, ed è proprio per questo che vengono chiamate “piscine”. Da agosto ad ottobre, le megattere, che vengono a partorire nelle acque basse e calde proprio nel canale tra Sakatia e Nosy Be, sono le regine assolute di questo mare e con le loro evoluzioni e i loro canti rendono le uscite in mare un'esperienza indimenticabile. Da novembre, la presenza di plancton e l'acqua più calda fanno si che gli squali balena si avvicinino alle coste. Proseguiamo con le sue spiagge di sabbia corallina, tutte mozzafiato, ombreggiate da alberi in prevalenza di palma da cocco, alternate a formazioni rocciose. Quella di Andilana, regno delle tartarughe e dove ancora queste depongono le uova, e la spiaggia di sabbia bianca di Ampasindava, la più lunga dell’isola, sono tra le più suggestive.
Sulla terraferma, un vero giardino botanico esotico! Piante di caffè, pepe, vaniglia, albero del viaggiatore, cocco, ananas, banane, jackfruit, avocado, anacardi, manghi, papaie, guaiave, eucalipti, varie specie di palma, orchidee, cotone, manioca, piante medicinali. E' ancora presente la foresta di mangrovie, habitat prezioso per la conservazione dell'equilibrio marino, con specie dai 5 ai 15 metri di altezza, dotate di radici incredibili. Qui trovano rifugio granchi e crostacei, molto ambiti dai pescatori locali che si insinuano tra le radici con le loro piccole piroghe. Esiste ancora anche un tratto di foresta vergine su Ambohibe, la Montagna Sacra, lussureggiante di piante tropicali e felci enormi, abitata dal camaleonte più piccolo al mondo (lungo solo un centimetro) e da altre specie animali tra cui le volpi giganti, dei pipistrelli qui chiamati "fanihy". Sull'isola sono poi presenti numerose colonie di lemuri.

Infine, tornando all'energia che pervade l'isola, troviamo l'altare sacro di Ankofiamena, un isolotto che si stacca da Sakatia con l’alta marea. E' un luogo di culto, preghiera e magia nel quale si svolgono i rituali animisti più importanti come “il sacrificio”, l’uccisione dello zebù durante le feste in onore degli antenati. Durante i festeggiamenti, che possono durare anche giorni, la comunità intera si raduna, partecipando alle varie attività per la riuscita della festa, si accendono fuochi per cucinare, si beve lo “tsembo” fino allo stordimento, si danza incessantemente al ritmo incalzante di canti tribali amplificato dal battito delle mani “manrombo” e dagli djambè, giorno e notte “i prescelti” accolgono gli spiriti che si manifestano e così per giorni...

E per esser certi di essere ospiti graditi sull'isola, mostrare considerazione per le tradizioni e comportarsi da veri viaggiatori, ecco alcune regole da rispettare:

  • Non si indica con il dito indice ma con il pugno chiuso, soprattutto se siamo in mare.
  • Non si tocca la testa dei bambini.
  • Il cane è un animale interdetto sull’isola, non si può neanche pronunciare la parola!
  • Non si urina sui sentieri o nei fiumi o in luoghi che potrebbero essere sacri, meglio chiedere prima.
  • Non si fotografano donne incinta.
  • Il camaleonte è sacro per i malgasci, non dovrebbe essere toccato o stuzzicato con i bastoncini di legno (come spesso succede altrove...)
  • In prossimità di fiumi e corsi d’acqua usati normalmente dalla popolazione per l’igiene intima personale, per lavarsi e non solo per il bucato, è sempre bene fermarsi e “chiedere permesso” prima di attraversare, pronunciando forte la parola “Hodì”, che in lingua malgascia è una sorta di rispettoso avvertimento che stiamo arrivando. La stessa cosa se dovessimo entrare in una proprietà privata, ovviamente in quel caso attendendo il permesso…

 

E questa è casa mia: il Loco Loco Navy Tribe Life Madagascar

E' una guest-house, dentro alla vera vita malgascia! Natura, tradizioni e cultura di un popolo alle radici dell’anima del mondo. Il Madagascar e l’Oceano Indiano come non lo avete mai visto!
Dormire in una vera casetta malgascia, in legno e foglie dell’albero del viaggiatore, costruita dalla gente del posto, assaggiare e scoprire la cultura culinaria del luogo cucinata esclusivamente con il fuoco ed i sistemi tradizionali, lavarsi con l’acqua del fiume, vivere al ritmo della natura per un turismo completamente eco sostenibile e solidale!
Il progetto è nato nel 2012 ed è tuttora in fase di sviluppo costante, il concetto è una sorta di ‘non-turismo’-ospitalità all’interno di una “famiglia” malgascia, fuori dai circuiti turistici di massa, valorizzando le tradizioni e sostenendo l’economia familiare locale (dando lavoro ai malgasci ). Adesso la guest house conta 5 bungalows con "bagno panoramico privato", una gargotte (ristorante), spazio all’aperto dedicato al contatto totale con la natura e l’energia del luogo, un orto botanico tra cotone, piante medicinali, frutta tropicale e spezie… un luogo magico tra rocce ed alberi dedicato al “maniritery” (massaggio tradizionale) e ai prodotti “di bellezza” naturali, sapienza tramandata dal mondo femminile, come le argille, l’olio di cocco fatto a mano, le maschere ricavate da vari tipi di legno e molto altro.
Nella gargotte, oltre a scoprire i metodi di conservazione dei cibi o gli utensili fondamentali per la sussistenza, come la lavorazione del riso o del caffè coltivato in loco, si possono provare i salutari “rimedi naturali” tradizionali". La conoscenza vasta e profonda “dei medicamenti” viene tramandata con solennità e sapienza da padre in figlio ed è vera e propria scienza medica, preziosissima per la salute di adulti e bambini. Ci si cura con le piante, le radici, le foglie, le cortecce, dagli “infusi” ai “decotti" a base di zenzero e cannella (per stomaco ed intestino), al rambafotsy (té verde disintossicante ), alla cola (energizzante ) al katra ( rinforzante delle difese immunitarie) e molte altre tra cui la miracolosa polpa del nony… le sue “magiche” proprietà agiscono sul rinnovamento cellulare, contrastano la stanchezza, stimolano le endorfine e quindi l'allegria, il buonumore e la felicità…
Lo staff è composto da dieci persone, due bambini, sei gatti, due lemuri e molti camaleonti! Jovenà si occuperà della pulizia quotidiana dei vostri bungalows, del cambio di lenzuola e asciugamani e se volete, anche del lavaggio dei vostri indumenti al fiume. Vanessa è la cuoca per eccellenza. Lolò il vostro destro a tavola e al bar. Jevans e Sotsa i giardinieri, Resaka, Damì e Mahatoly i guardiani notturni, Jò il nostro capitano/marinaio di piroga, Sebastièn il tuttofare. Poi ci sono io, Pamela, l’unica malgascia bianca della guest house con Minà (6 anni) e Dzamirò (4 anni), i veri selvaggi malgasci titolari di Loco Loco Navy Tribe Life Madagascar! Tsikiry e Motò i nostri birichini portafortuna…. insomma, sarete accolti da una grande famiglia!

Nel prossimo articolo, vi presenterò le altre isole dell'arcipelago di Nosy Be che visiteremo durante il nostro viaggio.

 

Pamela Piccioli

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